RASSEGNA STAMPA

IL SECOLO XIX - Il G8 del mare sarà pacifico

Roma, 5 settembre 2008

«Il G8 del mare sarà pacifico»

Il capo della polizia smorza la polemica con il ministro La Russa. «E il G8 alla Maddalena cancellerà il ricordo del 2001»

Stop alle polemiche sul tifo violento. «Si è parlato molto, ma ora la nostra risposta sarà solo nei fatti. Certi episodi non si ripeteranno». 
Parola del capo della polizia Antonio Manganelli, che oggi sarà alla Spezia per la celebrazione dei cinquant'anni del Nucleo sommozzatori della polizia. Manganelli, dopo la lite che l'ha contrapposto al ministro della Difesa Ignazio La Russa sulle infiltrazioni camorristiche nella tifoseria del Napoli (ma ieri il ministro dell'Interno Roberto Maroni l'ha difeso a spada tratta), non vuole alimentare la discussione. E su Genoa-Milan assicura: «Tutte le misure sono state prese (confermato il divieto di trasferta dei supporter rossoneri, ndr), siamo assolutamente sereni. Sarà una sfida cavalleresca, da "vinca il migliore"».
Ma le prospettive di Manganelli guardano avanti, verso il 2009, quando l'Italia ospiterà il vertice G8 alla Maddalena. La celebrazione dei sommozzatori della polizia, che saranno protagonisti della sicurezza del summit dei Grandi, è anche il momento per fare il punto sull'organizzazione: «Le strutture a terra marciano nel rispetto totale dei tempi previsti, così come l'allestimento delle misure di sicurezza», assicura il capo della polizia. E sul ricordo dei fatti di Genova: «La polizia italiana è impegnata perché il vertice si possa svolgere nella massima serenità e perché il G8 del 2001 possa diventare un ricordo sempre più lontano».
La “sua” polizia ha rinforzato i caratteri di “prossimità”, di vicinanza ai cittadini...
«Questa è la filosofia iniziata da tempo. Anche per quanto riguarda la polizia del mare, che oggi celebriamo, il tentativo è quello di avvicinarsi il più possibile, anche “fisicamente”, alle esigenze della gente, quelle esigenze che magari non fanno notizia, ma che ci sono richieste e che sono apprezzate».
In che modo?
«La Polizia del Cnes (Centro nautico e sommozzatori della Spezia) è scesa dai mezzi navali di altura che pattugliavano le coste in alto mare, salendo su imbarcazioni più snelle e veloci, quali gommoni, piccoli natanti e in particolare gli acquascooter».
Non c’è dubbio che, al di là delle legittime aspettative dei cittadini, siano le grandi occasioni ad attirare l’attenzione.
Qual'è la sensazione nell’affrontare un nuovo G8 in Italia, dopo l’esperienza di Genova?
«Noi siamo assolutamente sereni, dobbiamo essere sereni. Siamo impegnati per ottenere un risultato ottimale, ben distante dalle turbolenze che hanno caratterizzato il summit del 2001. Noi vogliamo che sia serena e fertile la discussione dei Grandi della terra, ma che altrettanto possano essere le istanze di chi ha opinioni diverse. Certo, la conformazione di un’isola, anziché di una città complessa come Genova, dovrebbe agevolare tutto il sistema della sicurezza».
Il passato rischia però d ipesare...
«Noi dobbiamo essere tranquilli, posati e riflessivi, altrimenti potremmo cambiar mestiere. Dobbiamo agire nella massima concretezza. Per quanto riguarda i fatti di Genova, i fatti sono ancora, in parte, al vaglio della magistratura. Due processi si sono conclusi (il primo grado per gli scontri di strada e per la caserma di Bolzaneto, ndr), uno deve ancora finire (l’irruzione alla scuola Diaz). Credo che solo alla conclusione di tutto, con le sentenze dei giudici, sarà possibile avere un’idea reale e definitiva di che cos’è accaduto nel 2001 a Genova. Noi attendiamo con la massima fiducia nella magistratura italiana».
Ci sono già stati sopralluoghi alla Maddalena?
«Certo, i nostri tecnici sono già stati impegnati in diversi sopralluoghi, per evidenziare le peculiarità e le criticità. Poi c’è un dettaglio di cui non si può non tener conto. Il vertice è fissato per il luglio2009: un periodo di tempo non lunghissimo, ma in cui le dinamiche politiche del mondo potrebbero ancora cambiare, con la velocità che contraddistingue i nostri tempi. Bisognerà capire nell’imminenza dell’appuntamento quali saranno le “reali” esigenze di sicurezza, al di là di quelle generiche».
Quali sono i risultati? Ci sono allarmi particolari?
«Gli ultimi riscontri dicono che tutto sta funzionando nel rispetto dei tempi, sia le strutture logistiche, a terra, sia nello studio delle difese sul mare. E in questo la polizia del mare avrà un ruolo da protagonista».
L’altra emergenza del momento è rappresentata dall’allarme ultrà...
«Su questo argomento ho una sola risposta da dare: la polizia italiana, d’ora in poi, parlerà soltanto con i fatti.
Noi sappiamo fare il nostro mestiere e saremo in grado, anche in questo caso, di farlo con la serenità e al contempo la concretezza che servono in questi frangenti».
Certo, le polemiche degli ultimi giorni hanno reso tutti più prudenti. Ci sono sentenze dei giudici di Napoli che spiegano come la camorra controlli persino lo stadio, decida a chi vanno i posti nella curva, chi ha diritto al posto in gradinata e chi deve sedersi nei distinti.
Ma è bastato che Antonio Manganelli accennasse alla presenza dei pregiudicati malavitosi tra i violenti che hanno dato l’assalto all’Intercity per Roma per scatenare le polemiche con La Russa.
Ieri il ministro Maroni è intervenuto per difendere Manganelli («Il ministro dell’Interno concorda al 110 per cento con il capo della polizia», ha detto) ma l’atmosfera di tensione non è del tutto dissolta. E Manganelli ribadisce: «D’ora in poi vedrete solo fatti».

MARCO MENDUNI